UNA POLTRONA PER... TUTTI: IL MOBILE PIÙ AMATO DAL CINEMA CONTEMPORANEO È DEL 1928
28/02/2019

UNA POLTRONA PER... TUTTI: IL MOBILE PIÙ AMATO DAL CINEMA CONTEMPORANEO È DEL 1928

 
La sedia Barcelona di Mies van der Rohe, progettato in collaborazione con Lilly Reich, che ha lavorato a molti progetti e il cui riconoscimento non è stato rivendicato fino agli ultimi decenni, è stato concepito per il padiglione tedesco all'Esposizione del 1929. Linee eleganti e semplici, è puro esempio di modernità.
Nel 1929, Barcellona ha ospitato l'Esposizione Universale delle Arti e la Germania commissionò a Mies di il padiglione tedesco. Mies riuscì nella sua visione di un edificio moderno con un flusso spaziale libero, costruito in vetro, acciaio e quattro tipi di marmo. Tuttavia, una volta creato l'edificio sua mente si rivolse alla progettazione dei mobili che sarebbero stati contenuti in esso.
La mostra è stata un evento globale, importante famiglia reale di Spagna e diversi rappresentanti del governo europeo che hanno partecipato all'evento. Mies aveva compreso pienamente il significato dell'occasione.
Sapeva di progettare doveva essere una sedia importante, una sedia molto elegante e costosa. Doveva essere monumentale
La poltrona Barcelona divenne ben presto uno status symbol, icona simile a "la sedia Wassily" di Bruers. Fu un successo immediato grazie al design fluido e senza tempo. 
Questa poltroncina col passare del tempo divenne famosa in tutta il mondo. Mies ridisegnò la sedia originale nel 1950, utilizzando l'acciaio inossidabile.
 
 
 
Struttura: La sedia fu fatta a mano in un primo momento, data la sua complessità tecnica. Il rivestimento era in strisce di cuoio legate. I nove pezzi di acciaio dello scheletro furono saldati e lucidati a mano.
Forma: La forma della sedia ricorda molto la struttura delle forbici, con rimandi chiari alle sedie pieghevoli dell'antico Egitto, considerati in antichità simbolo di potere, e anche le sedie dei magistrati romani. Il designer ha creato la sedia di Barcellona come un "trono moderno." È un pezzo dalle forme geometriche semplici: rettangoli, linee diagonali, orizzontali e verticali dei cuscini e le cellule che formano la trapuntato.

La seduta in pelle, il look morbido e la sua forma leggermente curva, fa di questa sedia il massimo raggiungimento delle teorie funzionaliste della "forma segue la funzione", L'apparente freddezza della struttura metallica, viene neutralizzata dalle linee curve e dalla seduta imbottita in pelle morbida, confortevole ed elegante. Accanto alla poltrona, anche progettato un poggiapiedi, con la stessa struttura a forbici della poltroncina e il cuscino in pelle trapuntata sul sedile.
 

 

UNA POLTRONA PER... TUTTI: IL MOBILE PIÙ AMATO DAL CINEMA CONTEMPORANEO È DEL 1928

Nel cinema i caratteristi (character actors) sono da sempre quegli attori ai quali è richiesto un ruolo breve e apparentemente marginale, eppure determinante per dare il giusto tono al film. Può capitare anche a un mobile. Per esempio a una poltrona: la Barcelona Chairdel tedesco Mies Van der Rohe è apparsa con discrezione in una quantità impressionante di blockbuster.

Il ruolo che interpreta è quasi sempre quello di poltrona dall'aria accogliente eppure elegante e moderna - se non apertamente futuribile. Cosa tanto più interessante se si pensa che è nata nel 1928, per essere presentata all'expo di Barcellona dell'anno successivo.

Probabilmente è stato uno dei primi e migliori esempi di lusso minimalista, come dal precetto del suo inventore, uno dei numi del Bauhaus: "Less is more". La sua apparenza ispira un contesto hi-tech, ma è in buona parte lavorata a mano, dai cuscinetti in pelle cuciti insieme fino alla lucidatura a specchio delle struttura.